Viaggi · 11/01/2024

Ritorno in Marocco

Sapevamo che prima o poi saremmo tornati e per questo ritorno avevamo già un po’ pianificato ma soprattutto fantasticato su un ipotetico tour che comprendesse il meglio del paese, ma poi ecco che ci è stata prospettata l’opportunità di un viaggio anticipato in quelle terre. Come potevamo rinunciarvi rimandando il nostro ritorno più in là in data da destinarsi, una data tra l’altro tutta da definire?

Abbiamo così preso al volo l’occasione e siamo volati di nuovo in Marocco dopo l’esperienza positiva dello scorso anno in quel di Marrakech.

Questo nuovo viaggio ci ha permesso di scoprire qualcosa di più di questo paese scoprendo la parte più settentrionale del Marocco e lasciando così il resto compreso l’affascinante deserto per il successivo viaggio.

Casablanca, Rabat, Tangeri, Chefchaouen e Fez sono state le località principali che abbiamo toccato in questo ritorno in Marocco, ma andiamo con ordine.

Dopo l’arrivo a Casablanca trasferimento nella capitale amministrativa del paese, quella Rabat che non ci aspettavamo di vedere così ordinata, curata e impeccabile.

Rabat ci ha lasciato piacevolmente sorpresi con i suoi viali, le sue piazze, i suoi parchi e i suoi palazzi.

Si tratta di una città moderna, e il Gran Teatro di Rabat sulle sponde del fiume Bouregreg, insieme all’avveniristico grattacielo Mohammed VI attualmente in costruzione, che con i suoi 250 metri di altezza è il più alto d’Africa, ne sono una testimonianza.

Allo stesso tempo però, la Capitale del Marocco è anche una città ricca di storia e cultura e la sua posizione lungo la costa occidentale del Paese, affacciata sull’oceano Atlantico, ne fa una meta ambita.

Cosa vedere a Rabat?

Partirei dal Mausoleo di Mohammed V con la vicina Torre di Hassan, uno dei simboli della città, l’imponente minareto di una grande moschea mai costruita.

Come in tutte le città del Marocco, non potete perdervi una visita nei vicoli della medina e soprattutto passeggiare nelle stradine della bellissima Kasba degli Oudaia, una città nella città con il fascino di un’antica fortezza rimasto inalterato nel tempo.

Per finire, anche se non visitabile al suo interno, vi consigliamo una sosta al Palazzo Reale, residenza ufficiale dei sovrani del Marocco, eretto nel XVIII secolo che si estende su una superfice complessiva di oltre 50 ettari.

Tangeri è stata la successiva tappa di questo viaggio, una vera e propria porta, da e verso, i due continenti. Affaccia sulle acque di due mari che proprio di fronte a Tangeri sembrano incontrarsi, quelle dell’Oceano Atlantico e del più mite Mediterraneo.

Tangeri è un insieme di influenze forse dovute proprio alla sua posizione. Scoprire Tangeri vuol dire vivere la kasba, passeggiando tra le sue stradine, fermandosi magari a sorseggiare un té alla menta in uno dei locali con terrazza panoramica godendo così di una bella vista sulla città. Ma anche di inoltrarvi nelle strette vie della medina ricche di negozi che vendono prodotti di qualsiasi genere o se preferite fare shopping per le vie della città moderna.

Qualunque sia lo scopo del vostro viaggio, non rinunciate infine, a farvi accarezzare dalla brezza marina passeggiando lungo Avenue Mohamed VI, l’ampio lungomare di Tangeri. Appena fuori città ci sono altri due luoghi che solitamente non mancano mai in un tour in questa parte del Marocco.

Il primo è Cap Spartel con il suo faro, il più antico del paese che segna l’ingresso dello stretto di Gibilterra e il seconod sono le Grotte di Ercole, un complesso di caverne a metà strada tra mitologia e leggenda con una splendida vista sull’oceano. E a proposito di oceano, non può mancare una foto davanti al cartello che “ipoteticamente” indica il punto in cui oceano da una parte e Mediterraneo dall’altro si dovrebbero incontrare.

Asilah è un luogo che vogliamo segnalarvi ad una quarantina di chilometri da Tangeri, si tratta di una piccola città fortificata affacciata anch‘essa sull’oceano, probabilmente porto commerciale ai tempi dei Fenici. Con i suoi caratteristici edifici bianchi e blu, questa cittadina è una meta perfetta per chi ama il mare, grazie anche alle sue spiagge di sabbia dorata dove godersi tranquille passeggiate, volendo anche a cavallo o a dorso di un dromedario. E’ davvero piacevole girare per i vicoli della città vecchia curiosando tra i vari negozi che vi propongono i classici oggetti dell’artigianato locale.

Se invece amate la storia dell’antico Impero Romano, vi consigliamo la visita di Volubilis. Si tratta di un sito archeologico romano, situato ai piedi del monte Zerhoun, il più antico e meglio conservato dell’intero paese.

Lasciatevi accompagnare da una guida per conoscere al meglio la storia di questa antica città risalente al 40 d.C., ricca di grandi case con cortili e colonne, ma anche di splendidi mosaici ancora perfettamente conservati. Le rovine della città coprono un’area di 44 ettari e gli scavi iniziarono durante l’occupazione francese all’inizio del XX secolo. Ad oggi è stata portata alla luce solo un terzo della città originaria.

Chefchaouen, la città blu del Marocco, una vera perla incastonata sulle montagne del Rif. Questa pittoresca cittadina dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, è un gioiello architettonico, fatto di piccole piazze, vicoletti e scalinate. Il tutto è contraddistinto dalle varie sfumature di blu che colorano gli edifici, le strade, ma anche le porte e le finestre delle sue case. Per molti è addirittura la città più bella del Marocco, sicuramente una splendida località che non può mancare in un vostro tour nel nord del paese.

Fez, la più antica tra le città imperiali del Marocco, è la successiva tappa del programma di viaggio, da sempre luogo importante sia per la cultura che per la storia di questo paese.

Tra le cose da vedere troviamo sicuramente il quartiere Fes El Bali, la parte più antica della città dichiarata anche questa dall’ UNESCO patrimonio dell’umanità. Si tratta di un labirinto di vicoli nei quali il transito è consentito solo ai pedoni. Potrete trovare un gran numero di negozi, ideale per acquistare souvenir e oggetti di artigianato e non solo. Se non volete rischiare di perdervi fatevi accompagnare da una guida locale che vi aiuterà ad orientarvi e saprà raccontarvi la storia di questa città.

A Fez troverete anche l’Università al Qarawiyyin, fondata nel 859 d.C., che è la più antica università del mondo arabo.

Tra gli altri luoghi che vi consigliamo di visitare c’è anche La Madrasa Bou Inania, l’antica scuola coranica della città fondata nel 1351, il Palazzo Reale risalente al XIII secolo, il quartiere ebraico della città, che si trova nei pressi del Palazzo Reale, la famosa Porta Azzurra costruita nel 1913 che permette l’ingresso alla Medina di Fez, i laboratori di ceramica dove esperti artigiani danno vita a veri e propri capolavori di arte decorativa e mosaici rigorosamente secondo l’antico metodo di lavorazione e per concludere, le tradizionali concerie di Fez a cielo aperto. Vi consigliamo di salire su una delle terrazze panoramiche da dove osservare le numerose grandi vasche di pietra in cui vengono lavorate e colorate le pelli.

Casablanca è l’ultimo luogo di questo viaggio, e abbiamo concentrato la nostra visita, prima di riprendere il volo di rientro, esclusivamente alla grande Moschea di Hassan II, edificata per lo stesso sovrano e inaugurata nel 1993. La moschea, per dimensioni, è la più grande del Marocco e tra le più grandi al mondo, lunga 200 metri e larga 100, con un minareto alto 210 metri che risulta essere il più alto del mondo, dotato di un faro con un raggio laser orientato verso la Mecca.

All’interno, la grande sala di preghiera è divisa in tre navate, di cui quella centrale è più alta rispetto alle laterali ed è coperta da un tetto apribile, che consente ai fedeli di poter pregare a cielo aperto. La moschea è stata costruita volutamente adagiata sull’oceano e gode di una posizione davvero privilegiata. Da segnalare infine che quella di Casablanca è l’unica moschea del Marocco ad essere accessibile per una visita anche ai non musulmani.

Non ci stancheremo mai di consigliarvi una visita in questo paese, per la storia, per le usanze e per l’ospitalità del suo popolo. Ora non ci resta che preparare il prossimo viaggio, questa volta, con destinazione sud.