Viaggi · 15/09/2021

Alps time

Quest’anno le vacanze hanno avuto un prologo differente rispetto al solito, abbiamo infatti deciso di dedicare qualche giorno al Trentino. L’estate 2021 è infatti iniziata ufficialmente qui sulle dolomiti alla ricerca di un po’ di fresco prima di iniziare il nostro tour d’oltralpe.

Dopo un tentativo in Val Gardena dove avevamo previsto l’escursione sul Seceda, poi cancellata per tempo incerto e per l’impossibilità di sosta per i veicoli ricreazionali in quel di Ortisei, abbiamo cambiato decisamente valle e alla disperata ricerca di una schiarita ci siamo ritrovati al cospetto del lago di Carezza nella splendida cornice del Latemar. Schiarita non pervenuta, acqua in compenso tanta, ma poco importa siamo speranzosi per il giorno dopo.

3 agosto

Il giorno dopo non è andata affatto meglio, il meteo infatti non promette nulla di buono, ma il Rifugio Contrin ci aspetta e quindi zaino in spalla e cerata a portata di mano e via per un’escursione classica di queste parti, sicuramente meglio se con qualche raggio di sole. La pioggia non da molta tregua e il nostro intento di spingersi oltre e raggiungere il passo San Nicolò viene bruscamente archiviato rintanandoci nel rifugio alla ricerca di un po’ di sollievo con un caldo bombardino.

4 agosto

Piove e non sembra ci siano possibilità di schiarite neppure oggi. Come consolarci? Molto semplice, sfruttando le splendide QC Terme Dolomiti di Pozza di Fassa. Gli ingressi contingentati ci hanno permesso di passare qualche ora di piacevole relax tra saune, piscine e idromassaggi con tanto di aperitivo, peccato per le nuvole basse che ci hanno negato la visione del paesaggio che l’intera valla sa offrire con vista sul Catinaccio e sul Sassolungo.

5 agosto

Finalmente il sole e quindi senza pensarci troppo saliamo al passo di Costalunga per immergerci nel Labirinto del Latermar. Questo percorso si snoda tra le rocce ammassate, dopo una enorme frana circa 200 anni fa, proprio alla base del gruppo dolomitico che fa da spartiacque tra le province di Trento e Bolzano.  L’escursione tra i grandi massi si rivela davvero piacevole, con passaggi semplici alla portata di tutti e con lo spettacolo del Latemar sempre in primo piano.

6 agosto

Ancora sole e la cosa ci da morale e rinfranca lo spirito. Oggi giro ad anello intorno al Sassolungo e Sassopiatto. Decidiamo per un giro in senso antiorario e raggiunto il Passo Sella scendiamo fino alla stazione della cabinovia per il Rifugio Demetz, dove parcheggiamo e prendiamo il sentiero n. 526 direzione Rifugio Comici, attraversando la città dei sassi con le imponenti pareti del Sassolungo e del Sassopiatto a accompagnarci durante il cammino. Il percorso sale e scende tra tratti sassosi e boschi fino a raggiungere il bivio per il Rifugio Vicenza. Noi teniamo la destra proseguiamo invece lungo il sentiero 527 verso il Rifugio Sasso Piatto a quota 2300 e da li attraverso l’Alta Via Friedrich August raggiungiamo di nuovo il Passo Sella dopo aver toccato i rifugi Pertini, August e Salei.

7 agosto

E’ l’ultima giornata a disposizione per un’escursione e nonostante avessimo nelle gambe l’escursione di ieri, decidiamo per la salita al rifugio Vajolet. Dopo aver raggiunto comodamente il rifugio Gardeccia, grazie anche alla salita in quota con i primo due tronchi della seggiovia del Catinaccio, proseguiamo il nostro cammino verso la vera meta della giornata. Peccato il tempo sia cambiato e le nuvole impediscano di ammirare nel suo splendore lo spettacolo che queste montagna sanno offrire agli escursionisti. Dal Rifugio Vajolet è possibile proseguire per altre destinazioni come il rifugio Antermoia, il Passo Principe il Re Alberto oltre ad essere punto di partenza per gli appassionati di arrampicata. Noi comuni “passeggiatori in quota” consumiamo il nostro pranzo al sacco, ci scaldiamo con un altro bombardino e con calma facciamo ritorno a valle neanche a dirlo di nuovo sotto la pioggia.