Non è un mistero la mia passione per i fari, tanto che ogni qualvolta mi capita di visitarne uno, non manco di portarmi a casa un souvenir che lo possa ricordare. Il faro, questa costruzione tante volte imponente e capace di resistere alla più impetuose tempeste, non conosce stagione, non conosce clima, non conosce lingua, ultimo baluardo della terra ferma, vera guida per i naviganti con la sua instancabile luce verso l’orizzonte.
C’è una strada che in parte abbiamo già percorso dedicata proprio a loro; è la strada dei fari lungo le coste della Bretagna una zona con la più alta concentrazione di fari al mondo.
Alcune di queste sentinelle del mare le abbiamo visitate nel nostro viaggio in Normandia e Bretagna del 2014 ma credo che ritornare su quelle strade sia una reale possibilità in un prossimo futuro anche perché quella terra ci è rimasta nel cuore.
La Route des Phares, così come si chiama realmente, è un percorso di circa 90 km da Brignogan fino a Brest, dove è possibile ammirare 17 fari (di cui 13 in mare) 85 torrette e 204 boe segnaletiche. L’itinerario comprende anche la selvaggia isola d’Ouessant, dove svetta uno dei fari ritenuti più belli e leggendari dell’intera regione.
Molti di questi sono visitabili regalando viste e panorami unici altri invece si possono solo ammirare da lontano lasciando all’immaginazione la storia che custodiscono tra le loro impenetrabili mura sferzate dal vento e dalle onde a volte impetuose dell’oceano.
Un modo originale per ammirare alcuni di questi fari è sicuramente quello di percorrere il famoso GR34 a piedi e zaino in spalla lungo una parte del ben più lungo e celebre sentiero dei doganieri, che percorre tutta la costa della Bretagna.
Qui di seguito la mappa del La Route des Phares così da programmare il vostro itinerario come meglio preferite partendo magari dal Faro di Pontusval, un piccolo ma caratteristico faro risalente al lontano 1869 ed immerso tra grandi massi tondi ed il verde della vegetazione.
Proseguendo lungo il percorso potrete ammirare il doppio faro sull’isola di Vierge. Qui potrete visitare il faro alto 32 metri inaugurato nel 1845 e poi sostituito da quello decisamente più imponente che con i suoi 82 metri di altezza risulta essere il più alto d’Europa. Il faro è caratterizzato, dal rivestimento interno con 12.500 piastrelle e dai 360 gradini necessari per raggiungerne la sommità.
Tra le altre soste obbligate, c’è sicuramente quella al faro di Saint Mathieu a Plougonvelin. Questo faro simbolo della Bretagna è stato costruito nel 1835 ed emerge dalle rovine di un’antica abbazia. Visitandolo vi sembrerà di vivere in uno scenario fuori dal tempo in particolare se vi capita di arrivare in una giornata climaticamente avversa.
In caso di bel tempo invece, salendo i suoi 163 gradini avrete la possibilità di ammirare uno splendido panorama che spazia da Pointe du Raz all’isola di Ouessant.
Se il tempo lo permette non è da perdere l’escursione proprio sull’isola di Ouessant dove sulla punta Nord occidentale è visitabile il faro di Créac’h, che dal 1863 guida le navi all’ingresso del Canale della Manica, grazie anche alla sua portata luminosa, la maggiore d’Europa, visibile fino a una distanza di 32 miglia marine, circa 61 km.
Come detto sono ben 17 i fari presenti in questo tratto di costa ma molti di più quelli che si possono incontrare percorrendo le costa della Bretagna. Dietro ogni faro c’è sicuramente una storia da scoprire, una storia di navigatori, tempeste e pirati, una storia lunga quasi due secoli, da quando queste costruzioni sono state edificate a sentinelle dei mari.