Viaggi · 12/01/2017

Natale a Praga

Dopo Vienna ed Amsterdam, per questo Natale ci siamo regalati un’altra capitale europea. Lasciata la nostra roulotte al calduccio, siamo volati a Praga. La capitale della Repubblica Ceca è stata infatti la meta della minivacanza natalizia. Partenza da Milano Malpensa con volo Jeasy jet, ed arrivo a Praga verso le 11. Sistemazione in albergo e primo assaggio della città con partenza da piazza San Venceslao a pochi passi dal nostro Hotel. Vista l’ora di pranzo ed approffittando delle bancarelle natalizie presenti nella lunga piazza, decidiamo per un pranzo all’aperto assaggiando alcune delle specialità presenti nei vari stand. Percorriamo la più famosa piazza della Città Nuova (Nove Mesto); la lunga via che la costituisce comprende la statua equestre del Santo e il Museo Nazionale. Percorsa tutta la piazza raggiungiamo quella che è sicuramente la piazza più famosa della città, ovvero Piazza Città Vecchia più conosciuta come Piazza dell’orologio. Intorno al monumento centrale del riformatore religioso Jan Hus si affacciano numerosi edifici importanti: la Chiesa di San Nicola, Palazzo Kinský, il Municipio della Città Vecchia con il suo famoso orologio astronomico, la Chiesa di Santa Maria di Týn. Nella piazza per il periodo natalizio non poteva certo mancare il classico mercatino con prodotti tipici accompagnati da canzoni natalizie e dal grande albero di Natale che svetta al centro della piazza. Nella prima mezza giornata abbiamo fondamentalmente girato senza meta per iniziare ad assaporare il clima di questa città. Per cena abbiamo scelto Kozlovna Apropos un ristorante trovato per caso a due passi dal Ponte Carlo del quale mi sento di parlare bene vista la qualità del cibo e soprattutto i prezzi contenuti. Vi consiglio il gulasch e la zuppa di gulasch. [

La seconda giornata, inizia con la visita al Castello di Praga nel quartiere Stare Mesto. Il meteo non promette nulla di buono, ma riusciamo a visitare tutto il complesso, compreso il vicolo d’oro, la basilica di san Giorgio e naturalmente la cattadrale di San Vito, prima che inizi a piovere. Usciamo dal castello e cerchiamo un posto caldo dove ripararci e mangiare qualcosa. Scegliamo U císařů a qualche centinaia di metri dall’ingresso del Castello. Locale particolare nel suo aspetto e cibo non esaltante anche se decisamente più caro di quello della sera prima. Diciamo che è un locale turistico a due passi dal castello, quindi se potete scegliete altro.

Riscaldati e ritemprati riprendiamo il nostro giro, scendendo verso la Moldava e Ponte Carlo, in versione by night. In programma ci sarebbe la visita al Klementinum, un vasto complesso di edifici nel cuore della città dove avremmo dovuto visitare la famosa biblioteca nazionale. Avremmo voluto in quanto al nostro arrivo il cartello Sold Out, parlava chiaro. Riprendiamo quindi a curiosare tra le vie del centro storico prima di decidere di rimettere le gambe sotto il tavolo.

Il terzo giorno inizia all’insegna della pioggia. Per evitare un ulteriore sold-out e vista la pioggia incessante, partiamo dalla visita del Klementinum. Visita programmata per le ore 10:30 rigorosamente con guida. Sicuramente la biblioteca rimane il pezzo forte della visita. Incuranti della pioggia, dedichiamo il resto della giornata alla visita del quartiere ebraico Josefov uno dei quartieri più antichi della città. Iniziamo dalla Sinagoga Pinkas, monumento ai quasi 80.000 cechi e moravi vittime della Shoah, sulle cui mura sono scritti nomi e date di quanti morirono nel campo di concentramento di Terezin. Da qui un giro all’antico cimitero ebraico prima di dedicarci alla Sinagoga Vecchia-Nuova, la più antica d’Europa. Accanto alla sinagoga si trova il Municipio Ebraico, con il suo orologio le cui lancette girano in senso antiorario, secondo la scrittura ebraica. La visita prosegue poi con la Sinagoga Maiselche per chiudersi con quella Spagnola.

Chiudiamo la giornata con il solito passeggio nelle vie del centro fino alla piazza dell’orologio dove c’è l’immancabile assaggio del “trdlo” il manicotto di Boemia, dolce caratteristico di Praga.

Il quarto ed ultimo giorno abbiamo il sole ma nello stesso tempo una fitta nebbia che si alza dalla Moldava. Rinunciamo a salire alla collina di Petrin per ammirare la città nelle sua bellezza a causa della scarsissima visibilità e decidiamo di raggiunge la seconda fortezza della capitale ceca, ovvero Vysehrad. Anche qui, purtroppo la nebbia ci nega il piacere di passeggiare tra le mura della fortezza ed ammirare il panorama della città. Fotografiamo la Rotonda di San Martino e visitiamo la Basilica dei Santi Pietro e Paolo prima di fare ritorno in centro per il pranzo e gli ultimi scatti.