Viaggi · 30/08/2023

Barcellona in 4 giorni

di Chiara Ripamonti

Quando non si hanno molti i giorni liberi durante l’anno, in estate si trova ogni buona occasione per sfruttare il tempo a disposizione, e concedersi un viaggio, piccolo o grande che sia.

Questa volta la scelta è ricaduta su Barcellona.

Giorno 1

Atterriamo all’aeroporto El Prat in tarda mattinata e prendiamo subito la navetta dal terminal al centro della città. Ci dirigiamo alla guest House prenotata, per il check-in e apprezziamo subito l’ottima posizione del nostro alloggio.

Prima sosta di questi nostri 4 giorni non poteva essere che per il pranzo, percorrendo la prima parte della Ramblas ci dirigiamo verso la Boqueria, famosa meta turistica oltre che culinaria. Vaghiamo tra le tante bancarelle del mercato e decidiamo di assaggiare un buon panino con lo jamon e approfittando dei banchi di pesce freschi, anche di un buon fritto.

Uscendo dal mercato con la pancia piena ci dirigiamo verso il mare, passeggiando nella via più conosciuta della città, la Rambla,  fino ad arrivare, di fronte al porto, alla statua dedicata a Cristoforo Colombo che proprio qua fece ritorno dopo la sua grande scoperta.

Mentre passeggiamo ci guardiamo attorno per ammirare l’atmosfera della città e alla ricerca di dettagli insoliti sulle pareti dei palazzi.

Dopo esserci affacciate sul porto di Barcellona, costeggiando il mare ci dirigiamo verso Parco della Cittadella, un grande parco che offre verde, la possibilità di noleggiare delle barchette per attraversare i suoi due piccoli laghi all’interno, un chiosco dove rinfrescarsi, e un luogo tranquillo e fresco dove godersi la musica degli artisti di strada.

Una volta rinfrescate torniamo verso il centro della città, attraverso i due quartieri più storici, el Born e il barrio gotico. Saranno molteplici le volte in questo viaggio in cui passeremo per le loro vie.

El Born offre nei suoi vicoli molti negozi caratteristici e la possibilità di trovare subito un souvenir da portare a casa, è nel secondo invece che ci addentriamo per ammirare la cattedrale di Barcellona, con il suo stile gotico e il famigerato ponte del Bisbe.

Sotto al ponte è posizionato un teschio attraversato da un pugnale, la leggenda narra che quando tale pugnale verrà tolto, la città di Barcellona crollerà, passandoci sotto sarà possibile esprimere un desiderio.

Ė ormai tardo pomeriggio quando ci dirigiamo  al Parc Guell, la cui visita era stata prenotata già in Italia, scegliendo un ingresso serale per godere di un atmosfera più fresca e meno affollata.

Il parco ha diversi ingressi, è comodo arrivare più vicino possibile in metro, dovendo comunque fare una bella salita a piedi.

Attraversiamo l’intero parco cercando ogni realizzazione dell’architetto Gaudì. Questo parco doveva nascere come quartiere residenziale, ma il progetto non andò a buon fine e successivamente venne trasformato in un parco pubblico da Guell, da cui prende il nome.

Passiamo dal portico, dalla scala del drago, simbolo del parco, dalla sala ipostila, alla famigerata panca a serpentina e attraversiamo ogni vialetto, rimanendo scioccate dell’unicità del posto e godendoci anche un ottima vista sulla città.

Torniamo all’alloggio dopo una bella camminata e adattandoci agli orari del luogo, decidiamo di goderci delle ottime tapas a Casa Lolea.

Cattedrale di Barcellona
Parc Guell

Giorno 2

Avendo quattro giorni pieni, decidiamo di dedicarne uno al relax, andando in una località di mare sulla costa brava.

Prendiamo il Bus dalla stazione principale di Barcellona e dopo un’ora e 10 minuti circa arriviamo a Tossa de mar, una piccola località che offre un paesino bianco tipico di mare, un’acqua cristallina in cu rinfrescarsi e una parte della città più storica in cu addentrarsi fino alla torre.

Ci godiamo l’intera giornata in questo luogo da noi molto apprezzato e torniamo a Barcellona in tempo per la cena.

È il giusto momento di godersi una cena tipica spagnola a base di paella e andiamo ad assaporarla ad Alegoria Restaurant, un luogo poco turistico che offre però un menù fisso in cui assaggiare tutte le specialità della cucina locale.

Dopo la cena torniamo verso il barrio gotico, più precisamente a Placa Reial per goderci un drink tranquillo tra i tanti locali posizionati sotto portici di questa piazza.

Se cercate qualcosa di più movimentano al di sotto di molti bar, ci sono sale dove ascoltare anche della musica.

Giorno 3

Mi sveglio presto per rispettare la prenotazione fatta al museo di Picasso, il quale si trova nella parte storica della città, mi faccio accompagnare con una semplice audioguida tra le sue opere, rimanendo un po’ delusa dal fatto che tutte le sue più grandi opere non siano li ma apprezzando comunque la sua creatività.

Dopo la visita al museo mi ricongiungo con le mie due compagne di viaggio all’arco di trionfo di Barcellona, unico nel suo genere sia per il suo colore, sia per il fatto che non ha carattere militare ma celebrativo a livello culturale.

Arco di Trionfo

Dopo una veloce colazione ci dirigiamo verso un’altra prenotazione da noi fatta in precedenza, quella per la Sagrada Familia.

Ci muniamo di audioguida, (anche per i non amanti delle guide ne vale davvero la pena) e ci prendiamo tutto il tempo per girare questa maestosità.

Personalmente ciò che mi ha sorpreso oltre ai dettagli e alla grandezza è soprattutto il genio con cui ogni parte sia stata creata e scelta con un senso logico.

Dopo aver tenuto spesso la testa all’insù incantate da quella che ti fa dimenticare di essere una chiesa ci dirigiamo verso altre opere di questo architetto, valore aggiunto di questa città.

Prima di addentrarci alla visita di Casa Batlò, ci dirigiamo comunque verso la visita almeno esterna delle altre case caratteristiche della città, passiamo da Casa le Punxes, Casa Vincens e Casa Milà.

All’orario prestabilito invece entriamo a casa Batlò, sempre munite di audioguida e ci accorgiamo di quanto tale casa nonostante così unica, sia così calda e abitabile.

Ci gustiamo le ultime ore della giornata su uno dei tanti rooftop che la città offre e concludiamo la cena gustandoci delle ottime tapas al locale Alcoba Azul.

Giorno 4

Durante l’ultimo giorno di questo viaggio, dedichiamo la mattinata prima ad un tuffo al mare nella Barceloneta. Dopo la sosta pranzo ci dirigiamo verso una delle più famose piazze di Barcellona però collocate più al di fuori del centro, piazza di Spagna.

Arrivate in metro percorriamo il vialone in mezzo alle due torri godendoci la vista sulle fontane e il palazzo di fronte a noi.

La piazza con le sue fontane regala ogni sera anche uno spettacolo di luci che potrebbe essere un bello show da vedere.

Facendo un giro tra la fontana magica e il museo nazionale d’arte di Catalunya ci rinfreschiamo ci prepariamo a prendere proprio da tale piazza la navetta in direzione aeroporto.

Finiscono così 4 giorni intensi, fatti di lunghe camminate, chiacchierate e soprattutto risate, nate puramente per caso e che hanno fatto apprezzare oltre che la compagnia anche una città segnata principalmente da quello definito un genio dell’architettura come Guadì.