Decidere di visitare la Normandia è un po’ come tuffarsi nel passato e rivivere un periodo della nostra storia, che ha segnato il futuro di tutto il vecchio continente.
La Normandia è infatti la regione del nord delle Francia che fu teatro di combattimenti durante la seconda guerra mondiale dove avvenne il famoso sbarco del D-Day.
Scogliere d’alabastro a picco sull’Atlantico, spiagge di sabbia infinite, borghi medievali, abbazie e castelli fino ad arrivare alla famosa rocca di Moint Saint Micheal.
Il nostro tour parte da Etretat, cittadina di poco più di 1.500 abitanti situato nel dipartimento della Senna Marittima ed affacciata sul Canale della Manica. Questa cittadina è nota per le famose falesie di alabastro bianco immortalate in innumerevoli dipitinti e fotografie. Si tratta di scogliere di oltre 80 metri a picco sull’oceano. Dalla spiaggia di Etrat parte un sentiero che costeggia le falesie e vi permette di ammirarle da angolazioni diverse. L’altro punto di osservazione che vi consigliamo è quello dalla Cappella di Notre-Dame del la Garde dalla parte opposta della spiaggia. Potete salire anche in auto e raggiunta la sommità vi si aprirà davanti un panorama unico.
Per la visita di Etrat ci siamo appoggiati al Camping Municipale, una struttura semplice con 72 piazzole ben tenuta ed economica come spesso capita per i campeggi municipali d’0ltralpe.
Lasciata la cittadine di Etrat, ci dirigiamo verso ovest e raggiungiamo la cittadina di Bayeux che è stata miracolosamente risparmiata dalla distruzione dei bombardamenti e conserva intatto tutto il suo fascino.
Come base scegliamo il Camping municipal Des Bords de l’Aure
Se avete tempo visitate la città vecchia con le sue case a graticcio, le vecchie case di pietra e il piccolo ponte con vista sul mulino funzionante in rue Saint-Martin. Non mancate anche una visita alla Cattedrale, un perfetto esempio di architettura gotica normanna e al famosissimo arazzo medievale, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Si tratta di 68 metri di tela di lino dipinta e come recita la guida, “…è una delle più importanti testimonianze del Medioevo: racconta infatti l’invasione dell’Inghilterra dal punto di vista dei normanni, impresa epica che segnò le sorti dell’XI secolo. Scampata miracolosamente alle razzie naziste nascosta in uno scantinato del Louvre. Potrete così immergervi in questa rappresentazione quasi fumettistica che porterà indietro nel tempo fra dettagli e immagini davvero emozionanti…”
il nostro tour prosegue in direzione dei luoghi dello sbarco. Tuffo indietro di 70 anni nel camminare su quelle spiaggie che furono teatro di una delle pagine più tragiche ma allo stesso tempo più importanti della nostra storia.
Il primo luogo di vista è Pointe du Hoc zona disseminata di crateri dovuti ai bombardamenti dove le truppe canadesi sbarcarono tra le prime in territorio francese scalando oltre 30 metri di scogliera. E’ difficile immaginare quello che è realmente stato questo luogo nel lontano 6 giugno 1944.
Lasciato Pointe du Hoc visitiamo il cimitero militare americano con le sue innumerevoli croci bianche perfettamente allineate. E’ incredibile pensare che li, sotto quel parto verde, riposano quasi diecimila uomini che hanno sacrificato la loro vita per la nostra libertà.
Omaha Beach, nome in codice dato dagli alleati è una spiaggia di 8 km tra le località di Sainte-Honorine-des-Pertes a Vierville-sur-Mer. Qui il 6 maggio 1944 sbarcarono le truppe della 29ª e della 1ª Divisione di Fanteria americana comandate dal generale Omar Bradley
Su questa spiaggia dove oggi la vita scorre nella più totale normalità, gli alleati registrarono il maggior numero di perdite ed un monumento è li a ricordere quei giorni.
Approffitando della bassa marea che ci mostra la spiaggia in tutta la sua ampiezza, decidiamo per una lunga passeggiata fino al mare lontano centinaia di metri.
Dopo Oamha Beach l’altro luogo dove sono visibili i segni di quello sbarco è Arromanches-les-Bains, oggi cittadina balneare ma all’epoca obiettivo prioritario delle truppe alleate. Fu qui infatti che venne reaalizzato il porto artificiale necessario per garantire i rifornimenti alle truppe alleate e del quale ancora oggi sono visibili i resti. L’idea della costruzione di un porto artificiale che all’inizio sembrava impossibile, alla fine permise nei 100 giorni successivi al D-Day, di far sbarcare oltre 2,5 milioni di uomini, 500.000 veicoli, e 4 milioni di tonnellate di rifornimenti, facendo così transitare gran parte dei rinforzi necessari per l’avanzata in Francia.
Poco distante c’è un’altro luogo simbolo del D-Day si tratta delle Batterie de Longues su Mer. Si tratta una batteria di 4 cannoni tedeschi da 150 mm ancora operativi la mattina del 6 giugno 1944 e tra gli ultimi ad essere ridotti al silenzio. Da questo luogo i grandi cannoni presenti, furono progettati per colpire anche a 20 kilometri di distanza, fino alle spiagge di Omaha e Gold.
Per chi volesse approffondire la conoscenza su questa parte di storia può decidere si visitare uno dei tanti siti museo presenti in zona che attraverso testimonianza cimeli e ricostruzioni, permettono al visitatore di farsi un’idea più completa di quanto avevnne in Normandia nel giugno del 1944.
Non può comunque esserci viaggio in Normandia che non contempli la visita in uno dei luoghi più famosi della francia del nord. Parliamo ovviamente, di Mont St-Michel, Patrimonio dell’Unesco dal 1979 e che ogni anno viene visitata da oltre 3 milioni di visitatori.
Pernottamento presso il Camping Saint Michel in località Courtils struttura
Dal fascino unico e particolare l’abazia di Mont St-Michel è una tappa irrinuciabile per chi decidesse di visitare questa regione. Noi la raggiungiamo dall’ampio parcheggio da dove delle navette accompgnano i visitatori all’ingresso della Port de l’Avancèe, che da accesso al primo cortile fortificato. Abbiamo deciso per una visita pomeridiana con lo scopo di assistere allo spettacolo della marea. Questo luogo infatti è teatro di una delle più grandi maree dell’Europa continentale. Ovviamente la visita a Mont St-Michel non può dirsi tale senza aver visto l’abbazia, raggiungibile percorrendo la Grand Rue e salendo la scalinata di 350 gradini: potete ammirare questo complesso sia con la visita guidata compresa nel biglietto d’ingresso sia in maniera autonoma con l’audioguida