Prima del letargo invernale, ci siamo regalati un’ultima uscita stagionale a 6 ruote. Complice il tempo ancora mite ed un week end senza altri impegni, eccoci in strada per raggiungere uno dei tanti interessanti territori del nostro paese.
Siamo nelle Langhe, tra borghi, vigneti e castelli per un fine settimana all’insegna della cultura e della cucina, ma anche della storia e della natura.
Abbiamo scelto come base di appoggio l’agri-campeggio Sole Langhe che come recita il sito si trova proprio nel cuore delle Langhe, immerso nel verde in posizione panoramica e tranquilla: ideale punto di partenza per escursioni sulle strade dei prestigiosi vini e sui sentieri del mitico tartufo, tra le dolci colline punteggiate di paesini con austeri Castelli e tante piccole Osterie dove gustare le specialità di una gastronomia famosa nel mondo.
Venerdì
Partiamo nel primo pomeriggio e in circa 3 ore, complice un po’ di traffico, raggiungiamo la nostra destinazione. Ci sistemiamo e poi cenetta in caravan e un film per concludere la serata. Per la cronaca il film in questione era USS Indianapolis con Nicolas Cage nella parte del comandante dell’incrociatore americano affondato da un sottomarino giapponese il 30 luglio del 1945 nel mare delle Filippine al rientro da una missione segreta.
Sabato
La giornata si apre con la visita di Barolo iniziando dal castello, sede del WIMU, il museo del vino, un percorso nella storia del nettare degli dei con possibilità di degustazione finale. Una visita quella del WiMU che personalmente vi consiglio di mettere in agenda se passate da queste parti, un viaggio interattivo ed emozionale attraverso la cultura e la tradizione del vino.
Dopo aver girovagato per le strade del centro, ci concediamo la pausa pranzo presso l’Osteria Barolando in piazza del Municipio. Anche in questo caso mi sento di consigliare questo ristorante con cucina tipica di Langa. Tra le specislitá a disposizione, abbiamo scelto un brasato al barolo e un cinghiale con olive taggiasche e pinoli e per chiudere un tortino di nocciole con zabaione.
Grinzane Cavour, ad una manciata di chilometri da Barolo, è la prima meta del pomeriggio dove raggiungiamo l’imponente maniero, sede in novembre dell’asta mondiale del tartufo. Il castello risale al XIII secolo e fu residenza giovanile di Camillo Benso conte di Cavour.
La meta successiva è stata La Morra, denominata il balcone delle Langhe. Il paese, infatti, è posto su un poggio ad oltre cinquecento metri d’altitudine con conseguente vista mozzafiato su tutte le Langhe e se volete un’ulteriore veduta aerea, salite sulla torre campanaria costruita intorno al 1700 ed alta 31 metri. Una accortezza, ricordatevi che le campane suoneranno ad ogni mezz’ora.
Prima di far rientro in campeggio abbiamo allungato fino ad Alba per una passeggiata in centro tra bancarelle di formaggi, salumi esposizione di tartufi e naturalmente degustazione dei vini locali.
Domenica
Giornata splendida che si rivelerà quasi primaverile. La prima metà giornaliera è stata la cappella del Barolo, ormai simbolo contemporaneo del territorio. Si trova poco fuori l’abitato di La Morra e si tratta di una cappella mai consacrata e costruita nel 1914 con l’obiettivo di radunare la gente che lavorava nelle vigne circostanti in caso di forti temporali o violente grandinate. Negli anni Novanta l’edificio è stato restaurato dall’artista inglese David Tremlett.
Dopo le foto di rito abbiamo ripreso l’auto e ci siamo diretti a Serralonga d’Alba. Inutile ricordare che ogni qualvolata si imbocca una strada per raggiunge un qualsiasi paese, gli scenari che ci regalano le colline circostanti sono davvero unici e mozzafiato, complici anche i colori autunnali. A Serralonga per chi volesse c’è la possibilità di visitare un altro imponente castello edificato alla metà del XIV secolo, che sovrasta il borgo.
Da Serralonga, dopo una breve sosta anche a Castiglione Falletto, abbiamo fatto rientro a Barolo. Rispetto al giorno prima, causa la sagra della Trippa, il paese si è decisamente animato tanto da faticare non poco per trovare un parcheggio.
Nella via centrale che porta alla piazza del municipio era un susseguirsi di bancarelle con tutte le specialità gastronomiche della zona e articoli di artigianato vario. Come sempre per gli appassionati del vino non mancavano le occasioni per una degustazione dei vini locali, volendo anche in qualche cantina del paese dove poter acquistare bottiglie del pregiato vino. Prima di rientrare in campeggio e preparare il tutto per il rientro, pranzo presso l’Osteria la Cantinella in via Acqua Gelata 4. Anche in questo caso cucina piemontese di buona qualità e locale caratteristico con soffitto a botte di mattoni.
Anche se breve, è stato sicuramente un piacevolissimo fine settimana, in una terra che sa regalare forti emozioni tutto l’anno con i suoi borghi, i suoi castelli e gli scenari dei poggi ricoperti di vigneti che sanno rendere questa zona tra le più interessanti del nostro paese.