Viaggi · 04/02/2020

Un altro week-end in quota

Dopo l’esperienza della scorsa settimana eccoci di nuovo in quota per un altro week end in montagna. Questa volta abbiamo scelto le alpi nord occidentali scegliendo la Valle d’Aosta come meta di questo fine settimana e più precisamente la Val d’Ayas.

Punto d’arrivo la famosa località sciistica di Champoluc da dove, per gli appassionati dello sci alpino, è possibile raggiungere la ski area del Crest, e godersi così le numerose piste del comprensorio.

Champoluc si trova a1568 metri d’altezza e fa parte proprio del comprensorio del Monterosa Ski insieme alle altrettanto famose località di Alagna, Antagnod, Brusson, Gressoney-La-Trinité,  e Gressoney-Saint-Jean. Da Champoluc è possibile proseguire ancora per qualche chilometro lungo la valle raggiungendo così i villaggi di Frachey e Saint-Jacques d’Ayas.

Per chi, come noi, raggiunge Champoluc in camper, c’è la possibilità di sostare nell’area di fronte alle terme, un parcheggio gratuito senza servizi oppure appoggiarsi ad uno dei campeggi della zona, in questa stagione l’unico disponibile sembra essere il Camping Monte Rosa, in località Brusson a circa 8 km da Champoluc. In questo periodo è possibile la sosta camper con elettricità e 4 persone al costo forfettario di euro 18 a notte.

Il meteo prevede due giornate sostanzialmente buone con temperatura neppure troppo rigide. Raggiungendo Champoluc in tarda mattinata decidiamo per la sosta per il pranzo prima di raggiungere le terme di Champoluc, che poi non sono vere e proprie terme non essendoci acqua termale in zona, ma piuttosto un centro wellness presso la struttura Monterosa Spa. Vale sempre la regola che dopo una giornata sulla neve, cosa c’è di meglio che chiudere la giornata con una sosta in un centro benessere, con saune, bagni turchi, piscine di vario genere e volendo massaggi tonificanti e rilassanti. Per la cronaca l’ingresso di 4 ore costa 37 euro più l’eventuale set accappatoio e ciabatte se ne foste sprovvisti.

La giornata ci regala ottimi panorami che ci vengono riproposti anche direttamente dalla sauna finlandese o da una delle varie sale relax catturando istantanee da tenere nella nostra galleria d’immagini come ricordo.

Il giorno successivo sarebbe stato riservato ad una salutare camminata sul fondo valle tra i boschi di larici costeggiando il torrente Evançon, affluente della Dora Baltea. Purtroppo le previsione non sono state mantenute così ci troviamo e percorre una parte del percorso accompagnati però da una fastidiosa pioggia. Nonostante questo ci gustiamo la tranquillità della area che immaginiamo molto meno rilassante durante il periodi estivo, un ambiente, che invece questa volta risulta particolarmente ovattato dalla abbondante neve presente e dalla scarsa frequentazione di turisti probabilmente dovuta proprio al meteo.

Immaginiamo che con una giornata di sole lo spettacolo regalato dalla morfologia del posto e dalla natura che ci circonda sarebbe stato senza dubbio diverso e forse anche più appagante.

Non potendo cambiare il meteo ci accontentiamo e percorriamo il sentiero battuto, fino a che un certo languorino non ci inviti a tornare sui nostri passi alla ricerca di un luogo dove potre soddisfare anche il gusto. Per il pranzo decidiamo di provare il ristorante Il Balivo in Route Ramey, 102.

Un locale accogliente ed un menù interessante che lascia spazio alla cucina locale non tralasciando una giusta personalizzazione regalando alla vista ed al gusto un valore aggiunto. Se deciderete di pranzare o cenare qui vi consiglio la prenotazione.

Il tempo anche nel pomeriggio non migliora, anzi la pioggia si fa più insistente obbligandoci di fatto a chiudere anticipatamente questo fine settimana e impedendoci di gustare pienamente questa zona che se amanti dello sci, può riservare piacevoli sensazioni.