Non avevamo mai preso in considerazione l’ipotesi di un giro del lago di Garda ed approfittando di un fine settimana ancora buono dal punto di vista meteorologico, abbiamo così deciso di conoscere meglio quello che è il più grande lago d’Italia.
Percorriamo la A4 direzione Venezia fino a Peschiera del Garda (126 km) per poi imboccare la SR249. Tralasciamo di proposito la parte meridionale, già altre volte visitata per andare oltre.
Passati i comuni di Lazise e Bardolino raggiungiamo San Vigilio (34 km) prima sosta del nostro itinerario.
Parcheggiamo all’inizio del viale di cipressi e raggiungiamo a piedi Villa Guarienti. Da qui proseguendo sulla sinistra fino ad arrivare alla Locanda San Vigilio, un edificio cinquecentesco, oggi hotel e ristorante a quattro stelle, da dove, attraversando un arco si accede al grazioso porticciolo.
Al nostro arrivo il luogo era praticamente deserto e questo ci ha permesso di gustarci questo angolo del lago di Garda dove nel pessato personaggi illustri come Napoleone, lo Zar Alessandro II, re Juan Carlos di Borbone, sono venuti tutti qui in cerca di riposo e ispirazione.
Lasciata Punta San Vigilio, proseguiamo sulla SR249 in direzione Malcesine (25 km). Lungo la strada non mancano scorci davvero interessanti con spiaggette invitanti, bagnate dalle limpide acque del Garda che tutto fanno pensare tranne che siano quelle di un lago, per via della loro trasparenza e del loro colore turchese.
Raggiunta Malcesine fatichiamo un po’ a trovare un parcheggio, visto che quasi tutti quelli nella parte centrale del paese hanno limiti di altezza a 190 cm. Procediamo per circa 1 chilometro verso nord fino a trovare un parcheggio (a pagamento) adatto anche ai camper. Dal parcheggio, attraverso la ciclabile che costeggia il lago raggiungiamo il centro in poco meno di 10 minuti. Prima di inoltrarci nei vicoli di questo borgo certificato dal Touring con la Bandiera arancione, raggiungiamo la stazione della funivia del Monte Baldo. Ci mettiamo in file per i biglietti e dopo una decina di minuti di attesa raggiungiamo il cartello che indica “da questo punto attesa media per la funivia h. 2:30”. Prendiamo atto della situazione e rinunciamo alla salita, peccato perchè tenendo conto della bella giornata, la vista da lassù sarebbe stato fantastica con l’azzurro del Lago che si fonde con quello del cielo in un panorama sicuramente straordinario. Torniamo quindi nel centro storico di Malcesine e decidiamo di perderci senza un percorso preciso nei vicoli del borgo affollato di turisti, principalmente tedeschi, tanto da farci sembrare stranieri in patria. (Purtroppo lo abbiamo saputo solo al nostro rientro, se fosse vostra intenzione raggiungere in funivia il Monte Baldo, recatevi in auto alla stazione del secondo tronco, li sarà decisamente più semplice salire evitando lunghe code)
Torniamo al camper per il pranzo direttamente fronte lago tra evoluzione di parapendii, windfurf, kitesurf e barche a vela
Nel pomeriggio proseguiamo il nostro giro sempre verso Nord, percorrendo tutta la sponda veronese del lago fino a raggiungere Riva del Garda. Non facciamo soste lungo il percorso, puntando direttamente verso la Cascata del Varone. Parcheggiamo direttamente di fronte all’ingresso del parco della cascata, inaugurata nel lontano 1874. La cascata è una vera e propria rarità geologica ed unica nel suo genere, tanto che i 6 euro dell’ingresso sono sicuramente ben spesi. La visita si divide in due parti, la grotta inferiore e quella superiore che permettono vi ammirare la cascata in tutto il suo sviluppo con tanto di giochi di luce che rendono il tutto più spettacolare. Tra le grotte potete ammirare un giardino botanico ed uno zen.
Terminata la vista della cascata, proseguiamo il nostro itinerario che prevede la visita di Canale di Tenno (7 km). Si tratta di un borgo medievale che sorge a 600 metri di altezza sulle colline che guardano il versante trentino del lago di Garda, ed iscritto a pieno titolo nell’associazione dei “Borghi più belli d’Italia”.
Canale di Tenno conserva intatto l’impianto urbanistico originario, e passeggiare tra i vicoli è un po’ come fare un salto indietro nel tempo.
Poco più avanti, proseguendo sulla SS421, raggiungiamo il lago di Tenno (2 km), un bacino dal caratteristico color turchese. Purtroppo arriviamo un po’ sul tardi, quando il sole è ormai calato dietro la montagna e quindi i colori che avrebbero dovuto essere una particolarità di questo bacino, vengono un po’ meno. Comunque sia, vale sicuramente la pena di fermarsi e dedicare un po’ di tempo, magari per percorrere il percorso che gira tutto intorno al bacino.
Per la notte raggiungiamo un’altro lago, quello di Ledro, ad una mezzora di strada da Tenno. Torniamo verso Riva del Garda attraverso la SP37 e poi imbocchiamo la SS240 della Val di Ledro fino a raggiungere il Camping al Sole dove ci siamo regalati una buona ora di relax nella bella area welness presente in struttura con sauna, bagno turco, docce sensoriali ed un idromassaggio esterno con acqua riscaldata, insomma un bel modo di terminare la giornata prima della cena.
Il secondo giorno si apre con la pioggia che ci fa posticipare la partenza. Dopo un breve passeggiata sulle sponde del lago di Ledro, riprendiamo il nostro viaggio percorrendo la SS45bis, la statale gardesana occidentale, che percorre tutta la sponda bresciana del lago. Tralasciamo la visita di Limone del Garda anche causa maltempo, ed imbocchiamo la SP115 fino a Vesio ed iniziamo a salire. Dopo 7 chilometri circa, continuiamo la salita imboccando la SP38 direzione Tignale, fino a raggiungere l’Agriturismo Alpe del Garda (33 km.)
Avevamo preventivamente prenotato qui per il pranzo e devo dire che il posto merita assolutamente una sosta anche grazie ed ottimo rapporto qualità/prezzo. Potrete gustare i piatti tradizionali della zona, come la polenta “cusa” a base di formaggi nostrani, i gustosissimi tortei ai formaggi dell’Alpe e le appetitose grigliate di carni miste: il tutto di produzione propria.
A stomaco pieno proseguiamo sulla tortuosa ma piacevole strada provinciale 38 con una sosta al Santuario di Montecastello che sorge su uno spuntone di roccia calcarea a picco sul Lago. Al di là dell’aspetto spirituale ed artistico di sicuro la sua posizione regala uno spettacolare panorama sul lago che va dal Monte Baldo fino a Sirmione. Peccato per la giornata nuvolosa e la foschia che hanno spento i colori di quella bella cartolina del Lago di Garda che il luogo avrebbe potuto regalarci. Il luogo è stato scelto in alternativa alla Terrazza del Brivido raggiungibile attraverso la spettacolare strada della Forra percorribile però, solo in auto o moto.
Raggiungiamo di nuovo la sponda del lago e proseguiamo verso sud, abbiamo ancora una sosta in programma, ovvero il “Vittoriale degli Italiani“.
La cittadella monumentale fatta costruire dal poeta Gabriele d’Annunzio, che vi soggiornò dal 1921 al 1938. è un insieme di edifici, giardini, teatri, vie e piazze. Un complesso realizzato e voluto in memoria della sua vita e delle sue imprese. All’interno, oltre alla cosiddetta Prioria, vera e propria villa di d’Annunzio, potete visitare i giardini, un anfiteatro, l’incrociatore Puglia e nel punto più alto, il Mausoleo.
Con la visita del vittoriale si chiude il nostro tour del Lago di Garda. Sicuramente ci sarebbe molto altro da visitare e sicuramente ci torneremo dedicando tempo a ciò che questa volta abbiamo dovuto tralasciare. Da Gardone imbocchiamo di nuovo la SS 45bis per raggiungere poi l’autostrada A4 facendo così rientro a casa.
Posti spettacolari e l’autore sempre impeccabile. Bravo complimenti