Viaggi · 01/04/2019

Scopriamo Palermo

Anche questa città mancava alla lista dei nostri viaggi. Non averla inserita qualche anno fa nel tour della Sicilia, ci ha dato l’opportunità di potercela godere con calma in questo fine settimana di fine marzo. Era un po’ di tempo che aspettavamo l’offerta giusta per visitare il capoluogo siciliano e alla fine ecco l’occasione da prendere al volo con destinazione Palermo.

Raggiungiamo l’aeroporto di Punta Raisi con il voto Rayanair delle 8:30 da Orio al serio. Arriviamo a destinazione dopo un un’ora e venti minuti di volo. Dall’aeroporto trasferimento in città con il treno regionale che da Punta Raisi vi porta alla stazione centrale di Palermo in circa un’ora (biglietto euro 5,90)

Dalla stazione, avendo un piccolo zaino come bagaglio e visto che il meteo non promette bene, decidiamo di iniziare subito la visita da uno dei più noti mercati storici di Palermo, la Vucciria, raggiungibile percorrendo per una decina di munuti via Roma.

Vucciria

Giriamo un pò per i vicoli e poi vista l’ora decidiamo per il primo assaggio del famoso cibo si strada palermitano. Polpette di aringhe per iniziare e poi un fritto misto fatto al momento in una delle bancarelle presenti nella piazzetta, il tutto accompagnato da un calice di bianco, rigorosamente locale.

Vucciria
Vucciria
Vucciria

A stomaco pieno proseguiamo il nostro tour cittadino imboccando Corso Vittorio Emanuele. Facciamo la nostra prima sosta, per un assaggio di cannolo e poi per fotografare i famosi quattro canti. La caratteristica dell’ottogonale piazza Villena è quella di avere negli angoli quattro facciate di epoca barocca che contengono dediche a quattro sovrani, a quattro sante protettrici e alle quattro stagioni. 

Quattro Canti

Proseguendo il nostro cammino raggiungiamo palazzo dei Normanni. Qui la visita è d’obbligo in modo particolare per ammirare la bellezza della cappella Palatina. Una volta varcata la soglia è davvero difficile non rimanere impressionati di fronte al suo splendore e non per niente risulta essere una delle mete più visitate di Palermo.

Cappella palatina

Avremmo voluto visitare anche gli appartamenti reali, ma essendo il Palazzo sede dell’Assemblea regionale siciliana, la visita è subordinata agli impegni della giunta, quindi vi consigliamo di informarvi prima, se intendete visitare anche il palazzo.

Palazzo dei Normanni

Usciti dal Palazzo ripercorriamo a ritroso Corso Vittorio Emanuele per fermarci di fronte alla grandiosa cattedrale di Palermo. Sì tratta di una struttura unica nel suo genere dedicata alla Santa Vergine Maria Assunta in Cielo. La sua storia attraversa diverse epoche e diverse dominazioni e guardando la facciata, si vedono tutte. Le varie ristrutturazioni, modifiche ed ampliamenti, ne hanno nel tempo modificato l’aspetto fino ad arrivare ai nostri tempi e facendone, come detto, un luogo davvero unico.

Cattedrale di Palermo

Riprendiamo il solito Corso questa volta per raggiungere il nostro albergo. Pernottiamo all’Hotel Porta Felice, proprio in prossimità dell’omonima porta che da sbocco direttamente al mare.

Approfittiamo della spa dell’albergo e ci regaliamo un’oretta di relax
prima della cena per la quale scegliamo il Ristorante Caponata, un locale moderno ma con cucina tradizionale ma curata (verificate con The Fork eventuali promozioni)

La seconda giornata a Palermo prende il via dalla visita della chiesa di Santa Maria dello Spasimo, nell’antico quartiere di Kalsa, che ha come particolarità l’assenza del testo, crollato e mai più ricostruito.

Chiesa dello Spasimo

Da lì proseguiamo per le vie dell’antico quartiere palermitano, fino a raggiungere un’altra luogo culto che saprà catturare la vostra attenzione. Sì tratta della Chiesa del Gesù, edificata nel 1600 in stile barocco, definita tra le più importanti chiese barocche di Palermo e forse dell’intera Sicilia, almeno così dice la guida e noi ne prendiamo atto.

Chiesa del Gesù

Tra i 10 luoghi da visitare assolutamente a Palermo, c’è sicuramente la fontana Pretoria, un imponente ed elegante fontana situata nell’omonima piazza con vasche, scalinate e decine di statue. Lo stile di distacca un po’ da quello presente in città ed infatti pare sia stata costruita a Firenze e poi trasportata nel capoluogo siciliano.

Fontana Pretoria

Poco distante non mancate di visitare la Martorana, un monastero con annessa la chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio uno degli esempi più significativi del passato bizantino, risalente al 1100 e nello stesso tempo  una testimonianza delle diverse culture che si sono ausseguite a Palermo.

Chiesa Santa Maria dell’Ammiraglio

Per la pausa pranzo decidiamo una visita al famoso mercato Ballarò, tra i più antichi e conosciuti di Palermo. Passeggiare tra le bancarelle di frutta, verdura, pesce ed altro ancora, avvolti dai colori, odori e voci dei venditori ambulanti è un modo autentico per immergersi nella realtà palermitana. Se poi vi dovesse venire fame, non preoccupatevi, troverete ogni tipo di specialità della cucina siciliana e non solo.

Mercato Ballarò

Il pomeriggio inizia con la visita del teatro Massimo, il più grande d’Italia e terzo in Europa per grandezza solo all’Opera di Parigi e Vienna. È vivamente consigliata la visita guidata per scoprire le particolarità della struttura.

Treatro Massimo

Il nostro fitto programma non si ferma e per chiudere la giornata ci trasferiamo, sempre a piedi e coadiuvati dall’immancabile Google Maps, nel quartiere Zisa per visitare l’omonimo castello. Si tratta di un palazzo in stile arabo-normanno, edificato nel 1165 come residenza estiva ed una volta immerso in un vasto parco poco lontano dal centro della città. Oggi l’impatto è tutt’altro, ormai inghiottito dello sviluppo urbanistico di Palermo.

Castello della Zisa

Il terzo giorno è dedicato alla visita di Monreale. Prendiamo l’autobus 389 da Piazza Indipendenza ed in circa mezz’ora raggiungiamo il paese a 310 metri sul livello del mare da dove si gode una splendida vista su tutto il golfo di Palermo.

Veduta da Monreale

Il motivo della visita di Monreale, non è però il panorama, bensì il suo famosissimo Duomo. Anche qui si sprecano gli aggettivi per descrivere questo luogo. L’ingresso al Duomo è gratuito, mentre se desiderate visitare anche la cappella, il chiostro e salire sulla terrazza della cattedrale, è necessario acquistare il biglietto (euro 10,00)

La cattedrale di Santa Maria Nuova, costruita a partire dal 1174 è famosa per i ricchi mosaici bizantini che ne decorano l’interno e dal 2015 fa parte del patrimonio dell’Umanità UNESCO.

Duomo di Monreale

Oltre alla cattedrale non mancate di visitare la Cappella del Santissimo Crocifisso e il chiostro dell’antico convento benedettino, con le sue 228 colonne finemente decorate con pietre e mosaici.

Duomo di Monreale – Il Chiostro

il Dopo la visita di Monreale ritorniamo a Palermo per il pranzo e lo facciamo visitando il Mercato del Capo dove non mancano le possibilità per deliziare il palato.

Mercato del Capo

Non rimane molto tempo ormai quindi prima di raggiungere l’areoporto c’è il tempo per fare un salto per una foto, al teatro Politeama Garibaldi pultima meta di questa tre giorni palermitana.

Teatro Politeama