Viaggi · 26/04/2017

La bella Trieste

Non abbiamo mai preso in considerazione di dedicare un week-end alla visita di Trieste, ma fortunatamente, approffittando del ponte del 25 aprile, abbiamo prontamente rimediato.

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Partenza verso le ore 8:30 e arrivo a destinazione verso le 13:30. Viaggio tranquillo a parte qualche rallentamento verso Brescia. Per i pernottamenti abbiamo scelto il Camping Village Marepineta in località Sistiana, 60/D a Duino-Aurisina.
Due parole sulla struttura, quattro stelle, ampie le piazzuole con acqua diretta, ottimi i bagni ed i servizi in genere, bella la piscina anche se non ancora funzionante nei giorni del nostro soggiorno, supermercato discretamente fornito visto il periodo, ristorante, pizzeria ed altro ancora, anche se sarei curioso di vedere la struttura con le presenze dell’alta  stagione.

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Veniamo ora al nostro itinerario.

Primo giorno

Una volta sistemati e dopo un veloce pranzo prendiamo la nostra auto e ci dirigiamo alla prima meta in programma, il Castello di Miramare.

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Parcheggiamo praticamente a 50 metri dall’ ingresso (parcheggio a pagamento, lungo la strada è stato impossibile trovare un posto dove lasciare l’auto) e dedichiamo l’intero pomeriggio al castello voluto da Massimiliano d’Asburgo-Lorena, arciduca d’Austria e imperatore del Messico. La posizione è fantastica, così come tutta la costruzione, il porticciolo ed il parco con relativi giardini (anche se ancora da ripristinare dopo il periodo invernale).

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La visita all’interno costa 8 euro (4 l’eventuale audio guida in alternativa potete ottenere le informazioni principali dalle targhe presenti in ogni stanza per avere le informazioni principali su ciò che si sta visitando). Se programmate una visita a Trieste non può mancare questa tappa.
Rientriamo in campeggio per un aperitivo sotto il tendalino catturando gli ultimi raggi di sole prima di una doccia riginerante ed una tranquilla cenetta in ruolotte.

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Secondo giorno

Il giorno successivo è dedicato alla visita di Trieste. Raggiungiamo il centro città in una ventina di minuti percorrendo la strada costiera e decidiamo di parcheggiare in un autosilo in pieno centro, di fianco al Teatro Romano.

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La visita della città inizia dal molo Audace che deve il suo nome all’omonimo cacciatorpediniere, prima nave militare ad attraccarvi. Il molo, come sono soliti definirlo, è una sorta di prolungamento della città verso il mare. Una volta in fondo se vi girate e lasciate il mare alle vostre spalle potete ammirare Trieste nella sua bellezza a partire da Piazza Unità d’Italia.

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La piazza, una delle più grandi d’Europa con sbocco diretto al mare è uno splendore anche grazie ai palazzi d’epoca che ne fanno da cornice. In ogni parte la si guardi, c’è sempre qualcosa che catturerà il vostro sguardo meritevole di uno scatto, come ad esempio uno dei più antichi caffè di Trieste.

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In fondo alla piazza sulla sinistra imboccando Capo di Piazza Bartoli potete raggiungere Piazza della Borsa con la fontana di Nettuno.

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Tornando verso piazza Unità d’Italia, dalla parte opposta imbocchiamo invece Capo di Piazza Santini per dirigerci verso la chiesa di Santa Maria Maggiore, luogo sacro tra i più importanti di Trieste. Al suo fianco, in stile romanico potete ammirare anche la basilica di San Silvestro. Sulla strada non perdetevi il famoso arco romano, incastonato tra le costruzioni del centro storico e risalente al 34 ac.

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La tappa successiva è la Cattedrale di San Giusto. Per raggiungerla è necessario risalire l’omonimo colle, ma la fatica è ripagata. La cattedrale di San Giusto, costruita in stile romano-gotico e dedicata a San Giusto Martire, rappresenta la principale chiesa della città di Trieste e al suo interno, tra le varie opere, spiccano dei bellissimi mosaici bizantini.

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Se volete una veduta di Trieste dall’alto potete provare la salita al campanile oppure in alternativa potete mettere in conto la visita del vicino Castello di San Giusto che offre anch’esso una bella vista della città passeggiando lungo le mura di cinta.
Noi visto l’orario optiamo per la ricerca di un ristorante e quindi riprendiamo la strada che ci porta verso il centro storico. Passeggiando tra i vicoli incontriamo per caso l’osteria agli orfanelli (Via Pozzo di Crosada, 9)
Ci ispira subito e decidiamo per la sosta pranzo. Ottimi primi, ottima selezione di vini, ottimi dessert fatti in casa e poi caffè e grappa gentilmente offerti. Sicuramente merita e se vi capita di essere in zona non esitate.
Dopo il pranzo torniamo a farci baciare dal sole in piazza Unità d’Italia, prima di riprendere la visita. Nel programma del giorno abbiamo ancora il Canale Grande con il tempio Serbo Ortodosso di San Spiridione e la chiesa di sant’Antonio Taumaturgo e in chiusura il teatro romano.

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L’anfiteatro romano risale al I-II secolo d.C. e nel tempo del suo massimo splendore, poteva ospitare fino a 6.000 spettatori e sembrerebbe si trovasse all’epoca in riva al mare, nel senso che il mare arrivava fino al punto dove è stato costruito il teatro.

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Ripresa l’auto facciamo rientro verso il campeggio non prima di aver dedicato qualche minuto al Faro della Vittoria che oltre ad essere un faro è anche anche un monumento commemorativo dedicato ai marinai caduti della Prima Guerra Mondiale. Al nostro arrivo i biglietti per la visita e la salita erano esauriti, essendo a numero chiuso, quindi ci siamo accontentati di fotografarlo da fuori.

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La giornata finisce qui, rimane il tempo per il solito rito preserale, ovvero, un aperitivo sotto il tendalino prima una tranquilla cena in dinette.

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Terzo giorno

Giornata nuvolosa con previsione di precipitazioni. Non ci scoraggiamo e decidiamo per l’escursione al castello di Duino, non tanto per il castello in se (che tra l’altro non so neppure se è visitabile) ma per l’idea di una escursione a piedi lungo la costa. Direttamente dal campeggio si accede al sentiero Rilke un percorso che si snoda lungo la costa fino al castello di Duino con diversi punti panoramici. Il sentiero è accessibile a tutti, non presenta alcuna difficoltà elo si percorre, soste a parte, in 30 minuti con la massima tranquillità. Peccato per il tempo, con una giornata di sole e cielo terso, colori e  panorami avrebbero avuto un impatto diverso.

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Per chi volesse, rientrando in campeggio, può fare una sosta al Rifugio Rilke, e sorseggiare qualcosa sulla bella terrazza vista mare. Nel nostro caso la pioggia ci ha consigliato un altro tipo di rifugio.

Nel pomeriggio abbiamo un impegno sportivo a Gradisca d’Isonzo per la partita inaugurale del Torneo delle Nazioni 2017 tra le nazionali U16 femminili di Italia e Francia.

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Essendo di strada ed avendo un po’ di tempo  e a disposizione decidiamo per una  o sosta a Redipuglia.

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Il più grande sacrario dedicato ai caduti della prima guerra mondiale intimorisce il visitatore al suo primo sguardo con suoi i 22 gradoni alti oltre  due metro e larghi una dozzina, che in ordine alfabetico, custodiscono le spoglie dei 39857 soldati identificati. Ogni loculo è sormontato dalla scritta “Presente”.

Con questa ultima visita si chiude l’itinerario di questo ponte del 25 aprile, un itinerario che mi sento di consigliarvi e che potrebbe essere inserito come tappa di un tour più ampio.